PARITÀ DI GENERE: LA NUOVA CERTIFICAZIONE AZIENDALE
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PARITÀ DI GENERE: LA NUOVA CERTIFICAZIONE AZIENDALE

Con la pubblicazione della Circolare dell'INPS 137/2022 sulle modalità di richiesta dell'esonero contributivo relativo alla parità di genere si è "concluso", almeno per il 2022, l'iter normativo per questa importante agevolazione che ha visto nel decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri n. 152/2022 un importante passo.
Con tale decreto, pubblicato sulla GU del 1.07.2022 sono stati definiti i parametri per il conseguimento della certificazione della parità di genere alla base dell'esonero stesso rinvenendoli alle Prassi di Riferimento internazionali UNI/PdR 125:2022.

Diventa quindi pienamente operativo il processo di certificazione introdotto nel nostro ordinamento dalla Legge n. 162 del 5 novembre 2021 quale misura volta a promuovere una maggior consapevolezza sul tema della gender equality, in linea con la Missione 5 “Inclusione e Coesione” del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR).

La certificazione - che una volta ottenuta consente alle imprese di beneficiare di un sistema premiale piuttosto innovativo nel nostro panorama legislativo - è accessibile a qualsiasi datore di lavoro, indipendentemente dalle dimensioni e dalle soglie di organico.


 

OBIETTIVO DELLA PARITÀ DI GENERE

Come riportato dalle prassi di riferimento "L’obiettivo della parità di genere ormai assunto a livello istituzionale, nazionale e internazionale, a partire dall’Agenda ONU 2030 fino alle linee guida europee, richiede interventi radicali per superare gli stereotipi di genere, sia in riferimento al contesto lavorativo che familiare, e scardinare le fonti di disuguaglianza."

Per realizzare un vero cambiamento di paradigma a tutti i livelli, nazionale ed internazionale, è necessario che i principi di parità di genere e di rispetto delle diversità siano integrati negli obiettivi aziendali ed è quindi necessario per le organizzazioni di impegnarsi a recepire i principi di gender equality, articolati sull’intero percorso professionale e fasi di vita delle lavoratrici, dal momento del recruiting fino al pensionamento, con l’obiettivo non solo di aumentare la presenza femminile all’interno del contesto lavorativo ma anche di garantire pari opportunità di carriera, fino ai più importanti ruoli apicali, pari trattamento economico, condizioni di work-life balance adeguate alle diverse fasi di vita e proattive nel riequilibrio dei carichi familiari tra uomini e donne, nonché un ambiente di lavoro che rifiuti stereotipi, discriminazioni, ogni forma di abuso fisico, verbale, digitale e proponga invece una cultura della diversità e dell’inclusione.

 
L’adozione e lo sviluppo di un sistema di gestione per la parità di genere, che potrà portare anche alla “Certificazione di parità di genere” prevista dal nostro ordinamento per le organizzazioni che lo adotteranno, si propone di promuovere e tutelare la diversità e le pari opportunità sul luogo di lavoro, misurandone gli stati di avanzamento e i risultati attraverso la predisposizione di specifici KPI di cui si rende conto nei documenti ufficiali.

Sarà quindi necessario, in ogni azienda:
✅ fissare precisi obiettivi per ogni fase lavorativa delle donne all’interno delle organizzazioni,
✅ misurare i progressi realizzati,
✅ certificare i risultati raggiunti 

 

INDICATORI PER LA CERTIFICAZIONE DELLA PARITÀ DI GENERE

Le Prassi di riferimento hanno quindi identificato uno schema di certificazione su questo tema che identifica delle "misurazioni" della cultura aziendale tramite un insieme di indicatori caratterizzati dall’essere percorribili, pertinenti e confrontabili e in grado di guidare il cambiamento e di rappresentare il continuo miglioramento messo in atto dalle organizzazioni stesse.

Sono state, quindi, individuate
Aree di intervento attinenti alle differenti variabili che possono contraddistinguere un’organizzazione inclusiva e rispettosa della parità di genere.
Per ogni area sono stati individuati:
❗️indicatori (KPI) attraverso i quali misurare il grado di maturità dell’organizzazione attraverso un monitoraggio annuale e una verifica ogni due anni, per dare evidenza del miglioramento ottenuto grazie alla varietà degli interventi messi in atto o del remediation plan attivato.

‼️ un peso % (fatto 100 il totale del peso delle differenti Aree) che contribuisce alla misurazione del livello as-is dell’organizzazione e rispetto al quale sono misurati gli stati di avanzamento costanti nel tempo.

Di seguito un recap delle aree e relative carateristiche

1️⃣ Cultura e strategia - 15% - 7 KPIs
2️⃣ Governance - 15% - 5 KPIs
3️⃣ Processi HR - 10% - 6 KPIs
4️⃣ Opportunità di crescita ed inclusione delle donne in azienda - 20% - 7 KPIs
5️⃣ Equità remunerativa per genere - 20% - 3 KPIs
6️⃣ Tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro - 20% - 5 KPIs

Al fine di assicurare l’opportuna coerenza con le diverse realtà organizzative si prevede che gli indicatori afferenti alle 6 Aree sopracitate siano applicabili secondo un principio di proporzionalità che ne definisce un’applicazione proporzionale e graduale in ragione del profilo dimensionale dell’organizzazione considerata quale sintesi della differente articolazione e complessità organizzativa.

Sono escluse dall’applicazione del presente documento le Partite IVA che non hanno dipendenti o addetti/e.

In coerenza con la tassonomia Istat, sono state identificate 4 fasce o cluster attraverso cui classificare le organizzazioni (private, pubbliche, enti, ecc.): 
1. Micro Imprese: 1-9
2. Piccole Imprese: 10-49
3. Medie Imprese: 50-249
4. Grandi Imprese. 250 e oltre

 
Per le prime due categorie è previsto un numero inferiore di KPIs. Per le medie e grandi imprese, invece, si considerano tutti i 33 KPIs previsti.
          
Gli indicatori sono di natura:
✔️
quantitativa: misurati in termini di presenza o non presenza
✔️
qualitativa: misurati in termini di delta % rispetto a un valore interno aziendale o al valore medio di riferimento nazionale o del tipo di attività economica (codice ATECO di appartenenza)
 

LE AGEVOLAZIONI PREVISTE

A fronte della certificazione di parità di genere sono previsti dei meccanismi premianti per le aziende quali:

📌  sgravi contributivi nel limite dell'1% dei contributi complessivamente dovuti e di € 50.000 annui per ciascuna azienda con riferimento all'anno 2022;

📌  punteggio premiale per la valutazione, da parte di autorità titolari di fondi europei nazionali e regionali, di proposte progettuali ai fini della concessione di aiuti di Stato a cofinanziamento degli investimenti sostenuti;

📌 
riduzione del 30% della garanzia fideiussoria per la partecipazione a gare pubbliche;

📌 
acquisizione di un miglior posizionamento in graduatoria nei bandi di gara per l’acquisizione di servizi e forniture.
 
I benefici possono essere previsti anche per gli anni successivi al 2022, previa emanazione di apposito provvedimento legislativo che stanzi le occorrenti risorse finanziarie.
 

I NOSTRI SERVIZI

G. & C. Consulting, grazie al suo Staff con competenze differenziate che spaziano da quelle legali, ambientali, economico-finanziarie, sociali fino alla gestiona delle risorse umane e al marketing e comunicazione è in grado di fornire una  valida consulenza alle imprese che vogliono affrontare questo percorso di miglioramento aziendale con i seguenti servizi:
 
① GENDER ANALISYS
👉 per comprenderelo stato di partenza della consapevolezza e cultura aziendale e le attività da svolgere per arrivare alla certificazione della parità di genere
 
② IMPLEMENTAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE
👉 per sviluppare o accrescere una cultura di impresa che si ispiri alla parità di genere all'interno di un modello di gestione organizzato, misurabile e certificabile
 
 AGGIORNAMENTO PERIODICO
👉 per verificare e garantire periodicamente il modello scelto e la compliance con le normative di riferimento 


Per una analisi di fattibilità o informazioni sull'argomento, sugli obblighi documentali previsti, le tempistiche e altri approfondimenti, contattare galasso@gandc-consulting.com

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