L’art 1, comma 97-106, della Legge 178/2020 (Legge di Bilancio 2021) ha istituito il “Fondo a sostegno dell’impresa femminile” destinato a promuovere e sostenere:
📌 l’avvio ed il rafforzamento dell’imprenditoria femminile
📌 la diffusione dei valori dell’imprenditorialità e del lavoro tra la popolazione femminile
📌 la massimizzazione del contributo quantitativo e qualitativo delle donne allo sviluppo economico e sociale del Paese.
Nello specifico il Fondo sostiene:
🔘 l’avvio dell’attività, gli investimenti e il rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale delle imprese femminili, con specifica attenzione ai settori dell’alta tecnologia. Per questo asse operativo sono stati stanziati assegnati 32,5 milioni di euro (2021-2022);
🔘 programmi e iniziative per la diffusione di cultura imprenditoriale tra la popolazione femminile
🔘 programmi di formazione e orientamento verso materie e professioni in cui la presenza femminile va adeguata alle indicazioni di livello europeo e nazionale, con iniziative per promuovere il valore dell’impresa femminile nelle scuole e nelle Università.
Inoltre si punta all’orientamento e formazione verso percorsi di studio STEM e verso professioni tipiche dell’economia digitale, nonché a tutte le azioni di comunicazione volte a diffondere la cultura femminile d’impresa e promuovere i programmi finanziati. Per questo asse sono stati stanziati 6,2 milioni di euro (2021-2022).
Il Fondo Impresa Donna è istituito con un finanziamento iniziale di 40 milioni di euro, ai quali si aggiungeranno le risorse PNRR, 400 milioni, destinate all’imprenditoria femminile. Sono previsti contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati.
In data 15 dicembre 2021 è stato pubblicato il decreto interministeriale che definisce criteri e modalità per accedere alla misura.
SOGGETTI BENEFICIARI
Il Fondo Impresa Donna è destinato alle imprese femminili nascenti o già esistenti quali:
1⃣ cooperative e società di persone con ameno il 60% di donne socie
2⃣ società di capitale con quote e componenti del CDA per almeno due terzi di donne,
3⃣ imprese individuali la cui titolare è una donna
4⃣ lavoratrici autonome che presentano l’apertura della Partita IVA entro 60 giorni dalla comunicazione positiva della valutazione della domanda.
Sono ammesse alle richieste le attività nei settori dell’industria, dell’artigianato, della trasformazione dei prodotti agricoli, dei servizi, del commercio e del turismo.
Gli incentivi vengono concessi con il regime di esenzione delle regole UE sugli aiuti di Stato se le imprese hanno i requisiti del regolamento europeo Gber – 651 del 2014, altrimenti secondo i limiti del “de minimis” (aiuti complessivi per 200.000 euro in 3 anni). Sono cumulabilità con altri aiuti di Stato previsti per le imprese e per i cittadini.
PROGRAMMI DI INVESTIMENTO AMMESSI
Il Fondo finanzierà dei programmi d’investimento da realizzare
📍entro due anni
📍con un tetto di spese ammissibili fissato a 250.000 euro per nuove imprese e fino a 400.000 euro quelle già esistenti.
Gli interventi di supporto del Fondo Impresa Donna possono consistere in:
➡ contributi a fondo perduto per avviare imprese femminili (con particolare attenzione alle imprese individuali e alle attività libero professionali in generale e con specifica attenzione a quelle avviate da donne disoccupate di qualsiasi età);
➡ finanziamenti a tasso zero o comunque agevolati – è ammessa anche la combinazione di contributi a fondo perduto e finanziamenti – per avviare e sostenere le attività d’imprese femminili.
➡ incentivi per rafforzare le imprese femminili, costituite da almeno 36 mesi, sotto la forma di contributo a fondo perduto del fabbisogno di circolante nella misura massima dell’80% della media del circolante degli ultimi 3 esercizi;
➡ percorsi di assistenza tecnico-gestionale, per attività di marketing e di comunicazione durante tutto il periodo di realizzazione degli investimenti o di compimento del programma di spesa, anche attraverso un sistema di voucher per accedervi;
➡ investimenti nel capitale, anche tramite la sottoscrizione di strumenti finanziari partecipativi, a beneficio esclusivo delle imprese a guida femminile tra le start-up innovative e le PMI innovative, nei settori individuati in coerenza con gli indirizzi strategici nazionali.
Il Ministero inoltre, promuove anche la collaborazione con le Regioni e gli Enti locali, con le associazioni di categoria, con il sistema delle Camere di Commercio e con i comitati per l’imprenditoria femminile, anche prevedendo forme di cofinanziamento tra i rispettivi programmi in materia.
SPESE AMMISSIBILI
Le agevolazioni del Fondo Impresa Donna possono essere utilizzate per:
◾ impianti, macchinari e attrezzature nuove di fabbrica;
◾ immobilizzazioni immateriali;
◾ servizi cloud per la gestione aziendale;
◾ personale dipendente, assunto a tempo indeterminato o determinato dopo la data di presentazione della domanda e impiegato nell’iniziativa agevolata.
Sono ammissibili agli incentivi del Fondo Impresa Donna le sole spese che risultino sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda oppure, nel caso di persone fisiche, alla data di costituzione dell’impresa o dell’apertura della partita IVA.
Il Decreto ha previsto anche un voucher fino a 5.000 euro per impresa da spendere in assistenza tecnica e di gestione dell’impresa (di cui 3.000 euro per servizi di Invitalia).
Inoltre, una dotazione di 6,2 milioni il Fondo sostiene anche iniziative di promozione dell’imprenditoria femminile nelle scuole e nelle università, attività di orientamento e formazione verso percorsi di studio nelle discipline scientifiche e azioni di comunicazione per diffondere la cultura femminile d’impresa.
INCENTIVI PER LA NASCITA DELLE IMPRESE FEMMINILI
INCENTIVI PER LO SVILUPPO E IL CONSOLIDAMENTO DELLE IMPRESE FEMMINILI
PROCEDURA PER L'OTTENIMENTO DELLA AGEVOLAZIONE
AZIONI PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA E LA FORMAZIONE IMPRENDITORIALE FEMMINILE