CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO DEL 60% PER IL SETTORE TESSILE E DELLA CONCIA
Home > Finanza > CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO DEL 60% PER IL SETTORE TESSILE E DELLA CONCIA
CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO DEL 60% PER IL SETTORE TESSILE E DELLA CONCIA

In arrivo i primi 15 milioni di euro dedicati alla valorizzazione della filiera delle fibre tessili naturali e della concia della pelle, con l'obiettivo di potenziare l’autonomia di approvvigionamento delle materie prime naturali nell’industria tessile nazionale. È quanto prevede il decreto interministeriale firmato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Sen. Adolfo Urso, di concerto con i Ministri dell’Economia e delle Finanze e dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

Nello specifico, il decreto interministeriale individua le modalità di attuazione dell’intervento volto a promuovere e sostenere gli investimenti, la ricerca e l’innovazione dei processi di produzione nella filiera primaria di trasformazione delle fibre tessili naturali, di quelle provenienti da processi di riciclo e da quelli di concia della pelle, con particolare attenzione alla certificazione della loro sostenibilità per quanto concerne il riciclo, la lunghezza di vita, il loro riutilizzo, la biologicità e l’impatto ambientale.

Le linee di intervento della misura riguardano i seguenti programmi:

  • ❗️ "crescita e innovazione" con investimenti finalizzati all’aumento della capacità produttiva, nel rispetto dei criteri di sostenibilità ambientale e riduzione degli sprechi e certificati da soggetti qualificati;
    ‼️ "sostenibilità ambientale" con l’acquisizione di beni strumentali, certificazioni ambientali di prodotto e di processo, utilizzo di fibre tessili di origine naturale e di materiali provenienti da processi di riciclo e di scarto di lavorazioni.

SOGGETTI BENEFICIARI

Possono beneficiare delle agevolazioni di cui al presente decreto le imprese, operanti sull’intero territorio nazionale, che alla data di presentazione della domanda:

a) operano nella filiera primaria di trasformazione di fibre tessili di origine naturale o provenienti da processi di riciclo e dei processi di concia della pelle. Rientrano nelle predette filiere le imprese che svolgono almeno una delle
attività economiche identificate dai seguenti codici della classificazione delle attività economiche ATECO 2007:
1) 13: Industrie Tessili;
2) 15.11: Preparazione e concia del cuoio;

b) sono regolarmente costituite e iscritte al Registro delle imprese della Camera di commercio territorialmente competente e risultano “attive” nel medesimo Registro;

c) risultano qualificabili come micro, piccola e media dimensione, secondo la
classificazione contenuta nell’Allegato I al Regolamento GBER;

d) sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria, non sono sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatoria;

e) non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;

f) se società di capitali, abbiano depositato almeno due bilanci presso il Registro imprese della CCIAA competente;

g) se società di persone, adottano un regime di contabilità ordinaria con almeno due bilanci redatti secondo i principi dell’articolo 2423 Codice Civile;

h) sono in regola con le disposizioni vigenti in materia di obblighi contributivi;


⛔ Sono, in ogni caso, escluse dalle agevolazioni di cui al presente decreto le imprese:
a) i cui legali rappresentanti o amministratori sono stati condannati, con sentenza definitiva o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’articolo 444 del codice di procedura penale, per i reati che costituiscono motivo di esclusione di un operatore economico dalla partecipazione a una procedura di appalto o concessione ai sensi della normativa in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture vigente alla data di presentazione della domanda;

b) destinatarie di sanzioni interdittive di cui all’articolo 9, comma 2, lettera d), del
decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 e successive modifiche e integrazioni o di altra sanzione che comporti il divieto di contrarre con la pubblica amministrazione;

c) che si trovano nelle condizioni ostative previste dalla disciplina antimafia di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159;

d) che si trovano in altre condizioni previste dalla legge come causa di incapacità a beneficiare di agevolazioni pubbliche o comunque a ciò ostative.

LINEE DI INTERVENTO E SPESE AMMISSIBILI

Le domande di agevolazione devono essere riconducibili ad una o più delle seguenti linee di intervento:

a) crescita e innovazione: programmi di investimento finalizzati alla realizzazione di nuovi processi produttivi funzionali alla crescita
- della capacità produttiva o
- della sua efficienza anche per il tramite di attività di ricerca, sperimentazione e innovazione.
I nuovi investimenti incrementali devono essere realizzati nel rispetto dei criteri di sostenibilità ambientale, di riduzione degli sprechi e certificati da soggetti qualificati preposti a tale attività; 

b) sostenibilità ambientale: programmi di investimento che hanno come obiettivo l’acquisizione di beni strumentali (materiali ed immateriali) che consentono la riduzione dell’impatto ambientale e la tracciabilità, di certificazioni ambientali di prodotto e di processo, unitamente all’incremento dell’utilizzo di fibre tessili di origine naturale nonché di materiali provenienti da processi di riciclo e di scarto delle lavorazioni.

Ai fini dell’ammissibilità alle agevolazioni, i programmi di cui al presente articolo devono, in ogni caso:
a) essere realizzati entro e non oltre 12 mesi dalla data del provvedimento di concessione;
b) essere realizzati dalle imprese presso la sede ubicata in Italia indicata nella domanda di agevolazione;
c) prevedere spese ammissibili complessivamente non inferiori a euro 30.000,00

Sono ammissibili
alle agevolazioni le spese strettamente funzionali alla realizzazione delle linee d’intervento nel limite di euro 200.000,00
(duecentomila/00), ed in particolare:
a) acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica, comprese le relative
spese di installazione;
b) formazione del personale dedicato all’uso dei nuovi macchinari pari ad un massimo del
20% (venti per cento) e riferito al valore del singolo bene ammesso all’agevolazione;
c) acquisto di brevetti o acquisizione di relative licenze d’uso;
d) spese connesse all’acquisizione della certificazione di sostenibilità di prodotto o di processo, compresi gli oneri di verifica finalizzati all’acquisizione della suddetta certificazione, escluse quelle di obbligo normativo, rilasciati da organismi di conformità accreditati;
e) acquisto di nuove licenze software per la tracciabilità della filiera;
f) spese per attività di ricerca industriale o sviluppo sperimentale complessivamente nel limite del 30% (trenta per cento) dell’importo delle spese ammissibili del progetto.

❌ Non sono in ogni caso ammissibili alle agevolazioni le spese:
a) relative ad opere edili di qualsiasi tipo;
b) inerenti a beni la cui installazione e il cui utilizzo non è previsto presso la sede legale o unità locale destinataria delle agevolazioni;
c) sostenute attraverso il sistema della locazione finanziaria;d) relative a imposte e tasse; l’imposta sul valore aggiunto è ammissibile all’agevolazione solo se la stessa rappresenta per il beneficiario un costo effettivo non recuperabile.
 

AGEVOLAZIONI CONCESSE

Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo a fondo perduto
e del finanziamento agevolato, nei limiti e alle condizioni previste dal regolamento de minimis.

Le agevolazioni sono concesse con le seguenti modalità:
a) per i programmi di investimento comportanti spese ammissibili di importo non superiore a euro 100.000,00 (centomila/00), nella forma del contributo a fondo perduto nella misura del
60% (sessanta per cento) delle spese ammissibili;

b) per i programmi di investimento comportanti spese ammissibili di importo superiore ad euro 100.000,00 (centomila/00) e fino ad euro 200.000,00 (duecentomila/00):
1) nella forma del contributo a fondo perduto, nei limiti delle intensità di cui alla
precedente lettera a), per la quota di spese ammissibili fino ad euro 100.000,00
(centomila/00);
2) nella forma del finanziamento agevolato, nella misura del 80% (ottanta per cento) delle spese ammissibili eccedenti il valore di euro 100.000,00 (centomila/00) e fino a 200.000,00 (duecentomila/00).

L’eventuale finanziamento agevolato è regolato ad un tasso pari a zero e ha una durata di dieci anni, comprensivo di un periodo di utilizzo e preammortamento commisurato al periodo di realizzazione del programma. Il rimborso del
finanziamento agevolato avviene secondo un piano di ammortamento a rate semestrali posticipate, con scadenza al 30 giugno e al 31 dicembre di ogni anno. 


Le agevolazioni di cui al presente decreto non possono essere cumulate con altri aiuti di Stato, anche de minimis nonché con altri benefici, anche di tipo fiscale, riferiti agli stessi costi ammissibili.

PRESENTAZIONE DOMANDA, ISTRUTTORIA ED EROGAZIONE

PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE
Le domande di agevolazione devono essere presentate, al Soggetto gestore, a pena di invalidità, secondo le modalità indicate nei termini definiti con successivo provvedimento del Direttore generale per la politica industriale, la riconversione e la crisi industriale, l’innovazione, le PMI e il Made in Italy del Ministero. Con il medesimo provvedimento, sono individuati il termine iniziale e finale per la presentazione delle predette domande, gli schemi in base ai quali devono essere presentate le domande diagevolazione e l’ulteriore documentazione utile allo svolgimento dell’attività istruttoria da parte del Soggetto gestore, nonché gli eventuali ulteriori elementi utili a definire la corretta attuazione dell’intervento agevolativo.


ISTRUTTUORIA
Le agevolazioni di cui al presente decreto sono concesse, sulla base di apposita graduatoria di progetti redatta, entro 120 giorni dalla data di chiusura della procedura applicando i criteri di valutazione previsti dal decreto.


EROGAZIONE

Le agevolazioni sono erogate dal Soggetto gestore, in un’unica soluzione su richiesta presentata dal soggetto beneficiario, utilizzando gli schemi definiti dal Soggetto gestore.

La presentazione delle richieste di erogazione da parte dell’impresa beneficiaria avviene mediante la presentazione di titoli di spesa e quietanze di pagamento sottoscritte dai fornitori relative ai pagamenti ricevuti (fatture quietanzate). I titoli di spesa devono riportare, nell’oggetto o nel campo note, l’indicazione del codice CUP (Codice Unico Progetto).

Il soggetto beneficiario può richiedere l’erogazione di una prima quota di agevolazione a titolo di anticipazione, svincolata dall’avanzamento del programma degli investimenti, di importo non superiore al 50% (cinquanta per cento) dell’importo complessivo delle agevolazioni concesse, previa
presentazione di fideiussione o polizza fideiussoria in favore del Soggetto gestore


Per un’analisi di fattibilità o informazioni su come usufruire di tale agevolazione, sugli obblighi documentali previsti dalla normativa, le tempistiche necessarie e altri approfondimenti, contattare galasso@gandc-consulting.com 

News che potrebbero interessarti

Richiedi Informazioni

* Campi Obbligatori
Sede Legale Via Luigi Lucatello, 6
35131 Padova (PD)
Sede di Milano Corso Magenta 43
20123 Milano
Sede di Padova Piazzetta San Michele 5/1
35122 Padova
Telefono +39.392.3597317