Introdotto nell’ordinamento dall’articolo 43 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, ed operativo dal 2011, il Contratto di Sviluppo è il principale strumento di incentivazione destinato alle imprese che, singolarmente o in forma associata intendono realizzare investimenti di grande dimensione in Italia nei settori industriale, turistico e della tutela ambientale.
Ha l’obiettivo di favorire la riqualificazione settoriale, lo sviluppo di filiere e poli di specializzazione, il riposizionamento competitivo dei tradizionali settori produttivi e l’attrazione degli investimenti esteri, attraverso la creazione di reti di imprese e la promozione di investimenti in ricerca industriale e sviluppo sperimentale.
La normativa attualmente in vigore (decreto del Ministro dello sviluppo economico del 9 dicembre 2014 e s.m.i.), valevole per il periodo di programmazione 2014-2020, consente la finanziabilità di:
📌 programmi di sviluppo industriali, compresi i programmi riguardanti l’attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli;
📌 programmi di sviluppo per la tutela ambientale;
📌 programmi di sviluppo di attività turistiche che possono comprendere, per un importo non superiore al 20% degli investimenti complessivi da realizzare, programmi destinati allo sviluppo delle attività commerciali.
Nell’ambito dei suddetti programmi, lo strumento può finanziare, altresì, programmi di ricerca, sviluppo e innovazione nonché opere infrastrutturali nei limiti previsti dalla normativa di attuazione.
SOGGETTI PROPONENTI
PROGETTI FINANZIABILI
TIPOLOGIA E MISURA DEL BENEFICIO
Le agevolazioni prevedono un mix di:
🔘 finanziamento agevolato, nei limiti del 75% delle spese ammissibili;
PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE
Le domande di accesso devono essere presentate a Invitalia, soggetto gestore della misura agevolativa, con le modalità e secondo i modelli definiti.
CLAUSOLA OCCUPAZIONALE PER ACCORDI DI SVILUPPO/PROGRAMMA