90% di contributo a fondo perduto per le imprese che operano nei borghi italiani
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90% di contributo a fondo perduto per le imprese che operano nei borghi italiani

L’incentivo Imprese Borghi, promossao dal Ministero della Cultura e gestito da Invitalia, mira a promuove l’avvio o il consolidamento di iniziative imprenditoriali nei territori dei 294 comuni (vedi Allegato) per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono o abbandonati.

La dotazione finanziaria è di 188 milioni di euro previsti dal PNRR con una riserva del 40% per le regioni del Mezzogiorno.

Il sostegno è destinato a progetti imprenditoriali da localizzare in una o più unità locali ubicate nei comuni/borghi storici assegnatari di risorse per i “Progetti locali di rigenerazione culturale e sociale”, nel campo delle attività culturali, creative, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali, volti a rilanciare le economie locali valorizzando i prodotti, i saperi e le tecniche del territorio."

I progetti potranno promuovere in modo innovativo la rigenerazione dei piccoli Comuni attraverso l’offerta di servizi, sia per la popolazione locale sia per i visitatori, nonché la sostenibilità ambientale, proponendo progetti attenti alla riduzione delle emissioni inquinanti, alla riduzione dei consumi, allo smaltimento dei rifiuti, alle soluzioni di economia circolare.

Sono finanziabili progetti fino a 150.000 euro - considerando sia le spese di investimento che il capitale circolante - da realizzare in 18 mesi e comunque entro e non oltre il 31 dicembre 2025
 
Le domande potranno essere presentate online dalle ore 12:00 dell’8 giugno alle ore 18:00 dell’11 settembre 2023.
 

SOGGETTI BENEFICIARI

Possono presentare domanda di finanziamento le PMI che presentano iniziative imprenditoriali in forma singola o in aggregazione.

Le aziende possono essere 
📌 già costituite o che intendono costituirsi in forma societaria di capitali o di persone, le associazioni non riconosciute, le organizzazioni dotate di personalità giuridica non profit, nonché gli Enti del Terzo settore
📌  imprese agricole per iniziative non riconducibili ai settori della produzione primaria dei prodotti agricoli

I requisiti richiesti per i soggetti realizzatori sono i seguenti:
a) soggetti, come definiti sopra che hanno una o più unità locali ubicate, o che si impegnano a localizzare, nei comuni/borghi storici assegnatari di risorse per i Progetti locali di rigenerazione culturale e sociale;

b) essere iscritte, ove previsto, alla data di presentazione della domanda, nel Registro delle Imprese tenuto presso la C.C.I.A.A. territorialmente competente;

c) risultare nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in stato di scioglimento o liquidazione e non essere sottoposte a procedure di fallimento o di concordato preventivo, liquidazione coatta amministrativa o volontaria e ad amministrazione controllata o straordinaria;

d) essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia ed urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente;

e) trovarsi in una situazione di regolarità contributiva;

f) avere titolo a ricevere aiuti “de minimis”;

g) avere restituito agevolazioni godute per le quali è stato disposto dalla Pubblica Amministrazione un ordine di recupero.

I soggetti realizzatori, in numero minimo di tre e massimo di cinque, potranno partecipare con progetti in aggregazione, mediante sottoscrizione di accordi di collaborazione, da formalizzare entro la data di presentazione della domanda e aventi una durata congrua con le finalità e gli obiettivi dei progetti da realizzare in aggregazione.

PROGETTI AMMISSIBILI

💶 I progetti proposti possono avere un valore massimo di 150.000,00 euro e dovranno essere avviati dopo la presentazione della domanda.

⏱️ La durata massima prevista è di 18 mesi per ciascun progetto ammesso, a partire dalla data di accettazione del provvedimento di ammissione e, comunque, tutti i progetti dovranno essere conclusi entro il 31 dicembre 2025.

🏜️ L’iniziativa imprenditoriale potrà essere realizzata e localizzata in riferimento ad una o più unità locali ubicate nei comuni/borghi storici assegnatari di risorse per i Progetti locali di rigenerazione culturale e sociale.

➡️ I progetti imprenditoriali presentati dovranno essere coerenti e sinergici con la progettazione presentata dal Comune/i destinatario/i del finanziamento per la realizzazione del Progetto locale di rigenerazione culturale e sociale e rispondere a bisogni effettivi dei residenti, avendo come obiettivo quello di costruire imprese che rafforzino la strategia rigenerativa scelta dal Comune e generino benessere nelle comunità residenti.

Il sostegno è destinato a progetti imprenditoriali volti a rilanciare le economie locali nel campo delle attività culturali, creative, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali, valorizzando i prodotti, i saperi e le tecniche del territorio.

I progetti imprenditoriali potranno essere articolati in coerenza con i due campi di intervento quali:

🔎  Efficienza energetica e progetti dimostrativi nelle PMI e misure di sostegno: in questo ambito gli investimenti saranno destinati al risparmio energetico collegato alle sedi aziendali o ai processi produttivi/organizzativi, a ridurre le emissioni derivanti dai trasporti e dalla mobilità collegata alle attività aziendali, ad introdurre o incrementare l’uso di fonti energetiche rinnovabili come il fotovoltaico e l'eolico, al rinverdimento di aree e stabilimenti aziendali, all’introduzione di processi di economia circolare nonché altre misure in grado di fornire un contributo alla mitigazione dei cambiamenti climatici.

🔎  Protezione, sviluppo e promozione dei beni turistici pubblici e dei servizi turistici, con coefficiente climatico pari a 0; in questo ambito potranno essere previsti investimenti finalizzati a rafforzare e qualificare l’offerta di beni e servizi nel quadro degli obiettivi di incremento dell’attrattività locale.

Le iniziative imprenditoriali dovranno prevedere una quota di risorse non inferiore al 50% dell’investimento complessivo destinata a misure in grado di fornire un contributo alla mitigazione dei cambiamenti climatici.

 

SPESE AMMISSIBILI

Sono ammissibili le spese, al netto dell’IVA, sostenute direttamente dai soggetti realizzatori a partire dal giorno successivo alla data di presentazione della domanda, concernenti le seguenti voci di investimento:

a) impianti, macchinari, attrezzature, arredi e mezzi mobili;

b)  beni immateriali ad utilità pluriennale, limitatamente a programmi informatici, brevetti, licenze e marchi, nonché certificazioni, correlate all’iniziativa da realizzare;

c)  opere murarie fino al limite massimo del 40% dell’iniziativa di spesa ammissibile, per l’adeguamento alle condizioni necessarie alla realizzazione dell’investimento proposto e finanziato, delle sedi operative dei soggetti realizzatori.

Sono, altresì, ammissibili, le spese di capitale circolante, fino al limite massimo del 20% della spesa ammissibile quali:
- materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti connessi al processo produttivo;
- utenze relative alle unità locali oggetto dell’iniziativa imprenditoriale di investimento;
- canoni di locazione relativi alle unità locali oggetto dell’iniziativa imprenditoriale;
- prestazioni di servizi connesse all’attività agevolata;
- costo del lavoro dipendente da assumere a seguito della realizzazione dell’iniziativa imprenditoriale che non benefici di altre agevolazioni.

Forma e misura delle agevolazioni

Le agevolazioni sono concesse esclusivamente sotto forma di contributo a fondo perduto e nella misura massima del 90% dell’iniziativa imprenditoriale ammissibile e, comunque, per un importo massimo del contributo pari a 75.000,00 (settantacinquemila/00) euro, ai sensi e nei limiti del Regolamento de minimis.

Tale percentuale è elevabile al 100%, fermo sempre il limite massimo, nel caso di:
-  nuove imprese, da costituirsi entro 60 giorni dal provvedimento di concessione del contributo;
-  imprese già costituite a prevalente titolarità giovanili e/o femminili.

I contributi sull’iniziativa imprenditoriale non sono cumulabili con altre agevolazioni pubbliche per le medesime spese rientranti nella definizione di aiuto di stato.


     

Procedura di accesso

Il contributo previsto dal decreto è concesso sulla base di procedura valutativa con procedimento a graduatoria.

Le domande possono essere presentate al Soggetto gestore a partire dal giorno 8 giugno 2023, alle ore 12.00 e sino alle ore 18.00 del 11 settembre 2023.
A partire dalla data di chiusura della presentazione delle domande, sarà avviata la valutazione delle proposte progettuali.

Per un’analisi di fattibilità o informazioni su come usufruire di tale agevolazione, sugli obblighi documentali previsti dalla normativa, le tempistiche necessarie, su come ottenere la certificazione di genere e altri approfondimenti, contattare galasso@gandc-consulting.com 
 

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