MEZZOGIORNO: LE AGEVOLAZIONI PER IL 2023
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MEZZOGIORNO: LE AGEVOLAZIONI PER IL 2023

Con la Legge di Bilancio 2023 sono stati prorogati i crediti d'imposta per le imprese del Sud già esistenti quali:
✅ agevolazioni per acquisto macchinari (art. 1, comma 265/266, L. 197/2022),
✅ investimenti in ZES (art. 1, comma 267, L. 197/2022) 
✅ investimento per R&S
✅ investimenti per impianti di compostaggio.

Il riferimento normativo è contenuto nei commi da 265 a 270 della legge 197/2022 (la Manovra economica in vigore dal 1° gennaio 2023)

ACQUISTO DI MACCHINARI NEL MEZZOGIORNO

Il comma 165 proroga fino al 31 dicembre 2023 l’agevolazione prevista dalla Manovra 2016, andando a modificare il comma 98 della legge 208/2015. 

Sono, quindi, agevolabili gli investimenti, facenti parte di un progetto di investimento iniziale relativi all'acquisto, anche mediante contratti di locazione finanziaria, di macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nei territori previsti dalla disposizione, quali Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna e Molise.

Il credito d’imposta è commisurato al costo complessivo dei beni acquisiti (al netto dell’IVA) ed è attribuito nella misura massima consentita dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2014-2020, con un limite massimo parametrato alla dimensione dell’impresa.
Nello specifico, è previsto, per ciascun progetto d’investimento, un limite massimo di:
❗️3 milioni per le piccole imprese*, che occupano meno di cinquanta persone e realizzano un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiori a 10 milioni di euro;
‼️
​10 milioni per le medie imprese*, che occupano almeno cinquanta persone e il cui fatturato annuo non supera i 50 milioni di EUR oppure il cui totale di bilancio annuo non supera i 43 milioni di EUR;
‼️❗️15 milioni di euro per le grandi imprese, che occupano almeno duecentocinquanta persone e il cui fatturato annuo è almeno pari a 50 milioni di euro oppure il cui totale di bilancio è almeno pari a 43 milioni di euro.

Il credito d’imposta varia a seconda delle dimensioni dell’impresa:

  • ▶️ 10% per le grandi imprese,
    ▶️ 15% per le aziende di medie dimensioni,
    ▶️ 20% per le piccole imprese.

    nei Comuni di Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo colpiti dai terremoti che si sono succeduti dal 24 agosto 2016, sale al:
    • 25% per le grandi imprese,
      35% per le medie imprese,
      45% per le piccole.
       
⛔️ Per quanto concerne l’ambito soggettivo di applicazione, l'agevolazione non si applica ai soggetti che operano nei settori dell'industria siderurgica, carbonifera, della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dei trasporti e delle relative infrastrutture, della produzione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, ai settori creditizio, finanziario e assicurativo, nonché alle imprese in difficoltà definite dalla comunicazione della Commissione europea 2014/C 249/01, del 31 luglio 2014.

Le imprese che intendono avvalersi del credito d'imposta devono presentare apposita comunicazione all'Agenzia delle entrate.


Il beneficiario può utilizzare il credito d’imposta maturato solo in compensazione a decorrere dal periodo d'imposta in cui è stato effettuato l'investimento e deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d'imposta di maturazione del credito e nelle dichiarazioni dei redditi relative ai periodi d'imposta successivi fino a quello nel quale se ne conclude l'utilizzo.
 

INVESTIMENTI IN ZONE ECONOMICHE SPECIALI (ZES)

Con l’art. 5 del decreto-legge n. 91 del 2017 è stato previsto che, in relazione agli investimenti effettuati nelle zone economiche speciali (ZES), il Credito è commisurato alla quota del costo complessivo dei beni acquisiti nel limite massimo, per ciascun progetto di investimento, di 50 milioni di euro.
Tale limite è stato, da ultimo, elevato a 100 milioni di euro dall’articolo 57, comma 1, lett. b), n. 4, del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77.

Inoltre, con l’art. 1, commi da 61 a 65-bis, della legge n. 205 del 2017, sono state previsti benefici fiscali e altre agevolazioni e semplificazioni in favore delle imprese, già esistenti e di nuova istituzione, che operano nella ZLS (Zone logistiche Semplificate). In particolare, il comma 64 estende a tali imprese la possibilità di fruire, tra l’altro, del credito d’imposta di cui all’art. 5, comma 2, del decreto-legge n. 91 del 2017, limitatamente alle zone ammissibili agli aiuti a finalità regionale a norma dell’articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea.
La data a partire dalla quale sarà possibile la presentazione della comunicazione per gli investimenti in ognuna delle ZLS, mediante l’utilizzo della versione aggiornata del modello, è fissata nel ventesimo giorno lavorativo successivo alla data di adozione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di istituzione di ogni singola ZLS.
Per beneficiare dei crediti d’imposta per gli investimenti realizzati nel Mezzogiorno, , nei comuni del centro-Italia colpiti dal sisma, nelle ZES e nelle ZLS è necessario presentare all’Agenzia delle entrate un’apposita comunicazione, utilizzando il modello CIM17 approvato con il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate del 14 aprile 2017, modificato, da ultimo, con il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate del 30 giugno 2022.
La versione aggiornata del  modello di comunicazione e del relativo prodotto di compilazione (disponibile dal 14 luglio 2022) recepisce le ultime modifiche normative relative ai crediti d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno, nei comuni del centro-Italia colpiti dal sisma, nelle ZES e nelle ZLS.

INVESTIMENTI IN RICERCA E SVILUPPO

Il comma 268 estende, sempre fino al 31 dicembre 2023, le maggiorazioni disposte dall‘articolo 244 del decreto 34/2020 delle aliquote del credito di imposta per R&S in favore delle imprese localizzate nelle regioni del Mezzogiorno. Sono agevolati gli investimenti in ricerca e sviluppo in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Anche in questo caso l’aliquota cambia a seconda delle dimensioni d’impresa, nel seguente modo:

  • 45% per le piccole imprese, che occupano meno di cinquanta persone e realizzano un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiori a 10 milioni di euro,
    35% per le medie imprese che occupano almeno cinquanta persone e hanno ricavi pari ad almeno 10 milioni di euro,
    25% per le grandi imprese, con almeno duecentocinquanta addetti e fatturato sopra i 50 milioni di euro oppure totale di bilancio pari ad almeno 43 milioni di euro.

     
Le attività di ricerca e sviluppo agevolabili sono identificate dall’articolo 1, comma 200, della legge 160/2019: in generale, ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico o tecnologico. Ci sono poi specifiche per le singole spese (ricercatori e tecnici, macchinari, software, contratti di ricerca, brevetti, consulenze).

IMPIANTI DI COMPOSTAGGIO

Si estende al 2023 il contributo sotto forma di credito d’imposta per le spese relative ad installazione e messa in funzione di impianti di compostaggiopresso i Centri agroalimentari presenti nelle regioni Campania, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. E’ il beneficio previsto dal comma 831 della legge 234/2021, che viene modificata introducendo la proroga. Il credito d’imposta è al 70% degli importi rimasti a carico del contribuente, nel limite massimo di 1 milione di euro.

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