Per il 2023, a differenza degli anni precedenti, il credito di imposta spetta esclusivamente in relazione agli investimenti in campagne pubblicitarie sulla stampa quotidiana e periodica, anche online, sia nazionali, sia locali.
Sono ammessi:
✔️ gli investimenti pubblicitari effettuati sui giornali quotidiani e periodici, pubblicati in edizione cartacea o in formato digitale, registrati presso il Tribunale ovvero presso il ROC e dotati del Direttore responsabile.
✔️ gli investimenti pubblicitari sui siti web delle agenzie di stampa purché la relativa testata giornalistica sia registrata presso il competente Tribunale civile ovvero presso il ROC e sia dotata della figura del direttore responsabile.
⛔ non sono più agevolati gli investimenti pubblicitari effettuati sulle emittenti televisive e radiofoniche, analogiche o digitali.
⛔️ non sono ammesse al credito d’imposta altre forme di pubblicità, come ad esempio, pubblicità tramite social o piattaforme online, banner pubblicitari su portali online, pubblicità e grafica pubblicitaria su cartelloni fisici, pubblicità su vetture o apparecchiature, mediante affissioni e display, su schermi di sale cinematografiche, eccetera.
L’importo da considerare per il calcolo del credito è costituito dall'ammontare delle spese di pubblicità, al netto dell’IVA se detraibile, sostenute nel 2023.
Nel caso di IVA indetraibile, l’importo da considerare è costituito dall’ammontare complessivo della spesa pubblicitaria (imponibile + IVA).
Per l’individuazione dell’esercizio di sostenimento della spesa pubblicitaria trova applicazione il principio di competenza, il quale, per le prestazioni di servizi, stabilisce che:
🔳 i corrispettivi delle prestazioni di servizi si considerano conseguiti, e
🔳 le spese di acquisizione dei servizi si considerano sostenute,
alla data in cui le prestazioni stesse sono ultimate indipendentemente dal momento di emissione della relativa fattura o di effettuazione del pagamento.
Sono escluse
❌ le spese accessorie,
❌ le spese di intermediazione e
❌ ogni altra spesa diversa dall’acquisto dello spazio pubblicitario, anche se ad essa funzionale o connessa.